18/07/2018 – La trasformazione di un balcone in una veranda rientra tra gli interventi ammessi alla detrazione 50% prevista dal Bonus ristrutturazione.
Bonus ristrutturazioni: gli interventi sulle verande

Normalmente la veranda amplia lo spazio vivibile di un’abitazione ed è destinata ad un uso prolungato nel tempo. Infatti, secondo le 42 definizioni standard, la Veranda è un “locale o spazio coperto avente le caratteristiche di loggiato, balcone, terrazza o portico, chiuso sui lati da superfici vetrate o con elementi trasparenti e impermeabili, parzialmente o totalmente apribili”.

Ferma restando la conformità alle normative edilizie locali, gli interventi sulle verande accedono alla detrazione Irpef del 50%:
– se vengono introdotte innovazioni rispetto alla situazione precedente;
– in caso di nuova costruzione con demolizione del muro che dà sul balcone creando aumento di superficie lorda di pavimento;
– in caso di trasformazione di balcone in veranda.

Ristrutturazioni: i lavori agevolabili su terrazzi e balconi

Secondo le 42 definizioni standard il balcone è un ‘elemento edilizio praticabile e aperto su almeno due lati, a sviluppo orizzontale in aggetto, munito di ringhiera o parapetto e direttamente accessibile da uno o più locali interni.

Nelle definizioni standard la terrazza viene definita come un “elemento edilizio scoperto e praticabile, realizzato a copertura di parti dell’edificio, munito di ringhiera o parapetto, direttamente accessibile da uno o più locali interni”.

Rientrano tra gli interventi ammessi alla detrazione 50% prevista dal bonus ristrutturazione anche:
– il rifacimento completo con caratteristiche diverse da quelle preesistenti (dimensioni o piano) di un terrazzo;
– la realizzazione di un balcone;
– il rifacimento del balcone con altro avente caratteri diversi (materiali, finiture e colori) da quelli preesistenti e nuova costruzione.

Detrazioni fiscali ristrutturazione: le regole del bonus

Grazie al bonus ristrutturazione è possibile detrarre dall’Irpef il 50% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2018, con un limite massimo di 96mila euro, per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici condominiali. La detrazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

Sono detraibili le spese sostenute per lavori di: manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze.

Quando gli interventi di ristrutturazione sono realizzati su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio di un’attività commerciale, dell’arte o della professione, la detrazione spetta nella misura ridotta del 50%.

I pagamenti devono avvenire con bonifico bancario o postale da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o il numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.

Oltre alle spese per i lavori, sono incentivate anche quelle per la progettazione, l’acquisto dei materiali, la gestione delle pratiche, le perizie e gli oneri di urbanizzazione.

Verande e balconi: le autorizzazioni richieste

La trasformazione di un balcone in una veranda comporta la creazione di un nuovo volume e determina un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente; di conseguenza è necessario chiedere un titolo abilitativo, che nella maggior parte dei casi consiste nel Permesso di costruire. 

Oltre al titolo abilitativo è necessario verificare che l’immobile abbia ancora della volumetria residua, che siano rispettati i rapporti di superficie aereo illuminante stabiliti dal regolamento d’igiene, siano rispettate le verifiche statiche e antisismiche ed eventuali altre norme contenute nel proprio regolamento comunale e, talvolta, nel regolamento condominiale.

La realizzazione di un balcone ex-novo e l’ampliamento di un terrazzo implicano un aumento della superficie accessoria e modificano i prospetti, di conseguenza sono interventi di ristrutturazione edilizia e richiedono, come ha spesso ricordato la giurisprudenza, come titolo abilitativo il permesso di costruire. Inoltre, bisogna considerare il regolamento edilizio del proprio Comune e il regolamento condominale.

La realizzazione del balcone è vietata se ciò mette in pericolo o pregiudica la stabilità dell’edificio o lede il decoro architettonico dell’edificio.

Fonte: http://www.edilportale.com/news/2018/04/normativa/ristrutturazioni-ok-al-bonus-per-il-balcone-che-diventa-veranda_63380_15.html