QUEL MOSTRO CHIAMATO PREVENTIVO – COME SCEGLIERE IL GIUSTO PREVENTIVO EVITANDO DI COMMETTERE ERRORI BANALI E PROSCIUGARE LE TUE TASCHE PER RIMEDIARE!

Ecco, se sei stato attratto dal titolo e mi stai leggendo, allora le informazioni che troverai qui di seguito ti saranno certamente utili e preziose. I temi sono la ristrutturazione chiavi in mano e le sue difficoltà, il preventivo e i suoi elementi base.

Andiamo con ordine.

Spesso ci scrivono clienti che vogliono conoscere il costo al mq di una ristrutturazione senza darci alcuna informazione aggiuntiva, della serie: “Buongiorno sono la Sig. Marina, volevo sapere quanto mi costerebbe più o meno, ristrutturare la mia casa di 100 mq”.

Molte aziende, infatti, per attrarre clienti, pubblicizzano il loro servizio di ristrutturazione chiavi in mano scrivendo a caratteri cubitali “RISTRUTTURAZIONE COMPLETA CASA X al MQ”. Quel valore X spesso è molto basso e quasi sempre è fuori mercato.

Sicuramente ti sarà capitato di cercare un volo attraverso una delle piattaforme che mettono a confronto i prezzi delle varie compagnie aeree; inserisci le date, l’aeroporto di partenza, la destinazione, il numero di persone e dopo qualche secondo compare un lungo elenco di voli con l’indicazione del costo con la formula “A PARTIRE DA X EURO”. Il problema è che quando fai click per prenotare, ti accorgi che in realtà il prezzo finale non è proprio quello indicato. Esso, infatti, dipende dalla scelta del posto, dal bagaglio, dalla classe, dai costi di gestione e dal metodo di pagamento.

La stessa dinamica vale per il PREVENTIVO DI UNA RISTRUTTURAZIONE CHIAVI IN MANO DI UN QUALSIASI TIPO DI IMMOBILE.

Oggi più che mai, dal momento che siti, con lo scopo di offrire un confronto tra preventivi approssimativi, compaiono numerosissimi.

P.S.: Lo sapevi che quando metti un annuncio su uno di questi siti, l’impresa paga profumatamente solo per vedere il tuo annuncio?

Il preventivo è una COSA SERIA e la RISTRUTTURAZIONE non è una cosa FACILE.

  1. CAPIRE IL VALORE DI UN PREVENTIVO

Voglio spiegarti da che cosa dipende il costo di una ristrutturazione.

Vediamo insieme i principali fattori che incidono sul costo di una ristrutturazione tipo:

  • il progetto;
  • i mq dell’immobile da ristrutturare;
  • le spese di allestimento cantiere;
  • le spese di demolizione e rimozione;
  • le spese per opere edili;
  • le spese per impianto idraulico (è da rifare?);
  • le spese per l’impianto gas;
  • l’impianto elettrico (è a norma?);
  • l’impianto di climatizzazione (è da fare?);
  • i materiali utilizzati (esistono piastrelle da 10 euro/mq come da 110 euro/mq!);
  • i serramenti (sono da sostituire, sono in buone condizioni, si possono recuperare?);
  • la necessità di altri servizi opzionali (es. smontaggio-montaggio mobili);
  • le spese legate alla sicurezza in cantiere;
  • il costo del lavoro;
  • il tempo impiegato per la ristrutturazione;
  • eventuale urgenza del cliente per la realizzazione delle opere;
  • costi legati al trasporto e custodia del materiale;
  • luogo in cui si trova il cantiere.

Come avrai certamente capito, quindi, non esiste un valore fisso e preciso da moltiplicare per il numero dei mq per calcolare il costo di una ristrutturazione chiavi in mano, proprio a causa di queste infinite variabili di cui abbiamo parlato.

Ora, sarai concorde con me nel dire che chi propone uno slogan di questo tipo: “RISTRUTTURAZIONE CHIAVI IN MANO X a MQ”, non è veritiero, a meno che non sia uno che lavora per conto proprio, senza P. Iva, senza dipendenti, senza pagare 1 euro di tasse e utilizzando panettieri al posto di muratori e cartone al posto delle piastrelle.

Tornando al preventivo: dipende molto da quello di cui hai bisogno; se hai necessità di farti un’idea di massima sui costi di una RISTRUTTURAZIONE, perché, ad es., devi acquistare casa o un immobile da investimento oppure affittare un negozio e vuoi sapere di quanto budget hai bisogno, un PREVENTIVO così approssimativo può essere un primo dato da tenere in considerazione.

Se, invece, vuoi un preventivo quanto più trasparente e corretto possibile, perché devi chiedere un finanziamento e quindi sei costretto a fare le scarpine alle mosche, allora quel tipo di preventivo è da buttare nella spazzatura.

A te che appartieni al secondo gruppo di persone, dopo aver scelto almeno tre IMPRESE a cui rivolgerti, consiglio di inviare una richiesta di preventivo fornendo i seguenti elementi:

  • tipologia di immobile: casa da acquistare, acquistata, in affitto o da investimento;
  • i metri quadrati;
  • pianta dell’immobile, va bene anche la planimetria catastale;
  • foto;
  • tempistiche;
  • motivo della richiesta di preventivo (es. mi serve un preventivo di massima perché devo sapere se posso permettermi di ristrutturare);
  • necessità o meno di un progetto;
  • budget massimo;
  • disponibilità oraria per il sopralluogo;
  • numero di telefono per essere ricontattato.
  1. IL SOPRALLUOGO NON È UNA PERDITA DI TEMPO

Voglio aprire la questione SOPRALLUOGO: questo non deve essere vissuto come una violazione della propria privacy, ma come un ulteriore strumento per il tecnico di verificare i dati scritti sulla carta, dettagli di cui altrimenti non si sarebbe potuto tenere conto. Inoltre, è una buona occasione per conoscervi personalmente e per sottolineare quelli che sono i tuoi desideri e le tue necessità da soddisfare.

Credimi, i vari geometri, architetti e ingegneri non si divertono a venire a casa tua per annoiarti e perdere tempo. Infatti, spesso fanno i salti mortali per potersi districare tra lavoro d’ufficio, pratiche burocratiche, sopralluoghi, gestione di cantiere e delle maestranze, discussioni con i fornitori.

Sono sicura che da ora innanzi anche tu ci guarderai con occhi diversi quando varcheremo la soglia di casa tua o del tuo negozio!

  1. LA RISTRUTTURAZIONE NON È UNA COSA FACILE

Ora voglio sfatare un altro mito: LA RISTRUTTURAZIONE È UNA COSA FACILE.

In realtà, la RISTRUTTURAZIONE non lo è affatto.

Certo, anch’io a cinque anni credevo di saper volare, quindi una volta provai a lanciarmi da un albero di fico con ali fatte di cartapesta pronto a spiccare il volo; peccato che il sapore della terra in bocca mi traghettò verso la triste realtà: non potevo volare!

Dicevamo, RISTRUTTURARE non è una cosa facile, ora voglio spiegarti il perché.

Dal momento che decidi di ristrutturare casa, scegliendo l’azienda a cui affidare le opere fino alla realizzazione finale,  l’impresa prescelta deve far fronte a:

  • telefonate, scambio di e-mail, sopralluogo, altre telefonate, altre e-mail, questo solo per la redazione del preventivo;
  • incontro con il cliente per la spiegazione del preventivo;
  • sopralluoghi, telefonate, giri di e-mail e altre chiamate per lo studio del progetto;
  • studio e preparazione delle pratiche burocratiche per il comune, rimbalzi e lunghe code nei vari uffici;
  • scelta dei fornitori e dei materiali, l’obiettivo è il prodotto giusto al prezzo giusto;
  • litigi vari con i fornitori per il rispetto delle tempistiche;
  • programmazione del cronoprogramma (chi deve fare cosa e quando);
  • organizzazione e supervisione delle maestranze;
  • controllo delle opere eseguite;
  • gestione dei diverbi tra i vari tecnici e dei rimbalzi di responsabilità;
  • gestione dello stress e degli imprevisti di cantiere;
  • rispetto delle tempistiche;
  • varie ed eventuali post-opera.

Non è FACILE, è un lavoro che richiede capacità, esperienza, conoscenza, pazienza e certamente, dedizione.

È un lavoro per professionisti.

Da oggi prima di richieder un preventivo ricordati che:

  • redigere un preventivo è un vero e proprio lavoro, a cause delle variabili da tenere in considerazione e di cui ti ho ampiamente parlato, quindi evita di mandare richieste random a mille imprese solo perché la notte non riesci a dormire;
  • è importante trasmettere nella richiesta di preventivo tutti gli elementi di cui abbiamo parlato prima (mq, foto, motivo del preventivo, tipo di immobile, tempistiche, budget, ecc.)
  • offrire un servizio di RISTRUTTURAZIONE non è facile quindi, è semplice intuire che è un servizio che non può essere regalato e su cui è difficile risparmiare in modo intelligente, cioè è difficile spendere poco e avere nello stesso tempo un servizio di livello, alte prestazioni, prodotti non di scarsa qualità, assistenza post-opera e tanto di estasi finale per il risultato raggiunto!
  1. COME RISOLVERE IL PROBLEMA: A CHI DEVO RIVOLGERMI? LE SCELTE DA NON FARE!

Molti di voi non sanno a chi rivolgersi, ecco che allora vi sarà certamente utile leggere qualche consiglio per evitare di cadere in trappola.

Quindi, prima di fare qualsiasi tipo di scelta, occorre leggere quanto segue.

LE  7  SCELTE DA NON FARE:

1)L’AMICO DELL’AMICO

Tutti sappiamo che in Italia il criterio più amato per selezionare qualsiasi tipo di tecnico/professionista di cui abbiamo bisogno è “l’amico dell’amico”. Es: “Hai bisogno di un avvocato? Non ti preoccupare c’è l’amico di mio zio che è bravo!”. Ecco, la tua risposta a questo punto dovrebbe essere: “Ma bravo a fare che? È mai stato il tuo avvocato? In che cosa è specializzato? Ti ha mai aiutato a risolvere un problema? Che tipo di problema ti ha risolto? Il problema è simile al mio?”. Nel caso tu non abbia ricevuto risposta oppure abbia ricevuto una risposta non molto credibile, il consiglio è di lasciare perdere. Lo stesso vale nel caso tu abbia fatto delle verifiche e non abbia trovato riscontro di questa BRAVURA.

La verità è che non siamo in grado di scegliere e spesso, quindi, è molto più semplice accettare una soluzione che ci viene offerta preconfezionata e a portata di mano, la quale rende un po’ più semplice la nostra quotidianità zeppa di problemi da risolvere.

Quello che è certo è che nel 90% dei casi tale scelta non è vincente perché “l’amico dell’amico” non ha tutte quelle caratteristiche di professionalità e specializzazione di cui tu hai bisogno; professionalità e specializzazione che avresti meticolosamente vagliato se si fosse trattato di un estraneo, ma che hai trascurato proprio perché si trattava “dell’amico dell’amico”.

Questo errore, pertanto, si traduce per te in una perdita di tempo (per cercare un altro professionista, per risolvere le magagne create grazie al lavoro di un incompetente, per rifare daccapo il lavoro) e di denaro (per pagare il lavoro che non è stato fatto a regola d’arte, per risolvere i danni creati, per ristrutturare in modo ottimale il tuo spazio).

2) I SINGOLI ARTIGIANI SPECIALIZZATI

Altra trappola in cui potresti cadere è quella di scegliere singoli artigiani specializzati, quindi il muratore, l’idraulico, l’elettricista, etc.., in questo caso il problema è che non c’è una figura che li coordini insieme.

Tu potresti pensare: facile, si coordineranno da soli! No, perché è come mettere più galli in un pollaio; non sono capaci di coordinarsi e se sorgerà un qualsiasi tipo di problema tenderanno a scaricarsi la colpa l’uno con l’altro.

Hai intenzione di coordinarli tu? Sei sicuro di farcela? Sei certo di avere il tempo e l’esperienza necessaria?

3) IL SINGOLO ARTIGIANO

Altro errore è quello di commissionare i vostri lavori a micro aziende edili, create da un solo muratore con ditta individuale, non strutturata, senza dipendenti e che si avvale solo della collaborazione di altri artigiani per andare avanti. Questo tipo di professionista ha sulle spalle il peso di dover far funzionare da solo tutti gli ingranaggi tipici di un’impresa, quindi, il marketing, il reparto commerciale, la contabilità, la segreteria, la supervisione degli operai, l’assistenza al cliente, l’emissione dei pagamenti, i contatti con i fornitori, la supervisione dei collaboratori esterni.

In questo caso, capirai bene, il problema è che, nonostante egli possa essere un bravo e capace professionista, l’assenza di una organizzazione non gli permette di poter offrire al suo cliente sufficienti garanzie per lavori un po’ più complessi.

Anche questa scelta, quindi, si traduce per te in uno spreco di tempo e denaro.

4) L’IMPRESA GENERALISTA

Molte imprese, negli ultimi tempi, a causa della crisi che ha colpito il nostro Paese, hanno cercato di differenziare il loro lavoro. Pensa alle aziende edili che prima avevano come core business le nuove costruzioni, oggi si accontentano di fare anche le ristrutturazioni di appartamenti e di locali commerciali.

È facile intuire che, se è possibile riuscire a fare tante cose, è più difficile farle tutte bene. Più è ristretto il tuo focus, più sei specializzato in un settore, più è facile che tu sia un bravo professionista.

Anche noi abbiamo pensato, soprattutto nei momenti più difficili, di prendere qualsiasi tipo di lavoro, anche quello che non avevamo mai fatto prima, ma oggi sappiamo che, se da una parte avremmo guadagnato nel breve termine, nel lungo sarebbe stato sicuramente un gioco a perdere in termini di immagine, proprio perché non potevamo e non possiamo pretendere di essere ottimi professionisti in ogni singolo settore, anche quello più distante dal nostro focus.

5) L’IMPRESA A BASSO COSTO

Siete sicuri che risparmiare sia davvero una mossa vincente? Tutti sanno che nell’edilizia il risparmio non è un effettivo guadagno, specialmente nel medio e nel lungo termine.

In altre parole, se c’è un’azienda che vi ha fatto un preventivo stracciato, fatevi queste domande: l’impresa sarà in possesso di tutta la documentazione obbligatoria per legge?  Mi potrà offrire una minima garanzia? Che tipo di materiali utilizzerà? Chi verrà poi effettivamente a effettuare i lavori? Operai specializzati? Personale non specializzato, preso ad hoc per il mio lavoro e non in grado di fare squadra? Avranno un regolare contratto di lavoro?

Altro problema: Sei sicuro che il prezzo preventivato non sia un amo per assicurarsi il lavoro? Sei certo che, in corso d’opera, ogni scusa non sarà buona per far lievitare il costo dell’intervento?

È una delle scelte peggiori che tu possa fare!

6) LA GRANDE AZIENDA

Può sembrare la scelta migliore e sicura. Sappiamo, infatti, che una grande azienda è strutturata, ha i capitali, ha una storia, ha una solidità, in altre parole offre tutte le garanzie di cui hai bisogno.

Ma sei davvero sicuro che per te sia la scelta giusta?

Il problema è questo: di solito questo tipo di impresa ha bisogno di fare grandi numeri; mi spiego: è molto facile che essa debba gestire, contemporaneamente al lavoro che tu gli hai commissionato, numerosi e complessi appalti (pensiamo agli appalti pubblici o a grosse costruzioni), dove sono in gioco milioni di euro e politiche di immagine da non trascurare, che assorbono la maggior parte del personale (qualificato, professionale e specializzato) e delle energie dell’impresa stessa.

Ora, sei davvero sicuro che vuoi essere messo in secondo piano? Sei sicuro che la grossa azienda garantisca la stessa dedizione a lavori che gli frutteranno un’entrata di 1.000.000,00 di euro come a lavori da soli 50.000,00 euro?

Si sicuro che la grande azienda non consideri una perdita di tempo lavori al dì sotto di un certo range di prezzo? Sei sicuro che vuoi rischiare?

7) IL FAI DA TE

Sei appassionato di bricolage, hai un amico che ti può aiutare e allora hai pensato: perché non risparmiare e non provare a farlo da solo? Cosa ci vorrà mai?

Sei sicuro che sia così facile?

Bene, ti racconto un piccolo aneddoto: un mio caro amico aveva nella sua bellissima cucina una parete ammuffita causata dalla perdita di un tubo dell’appartamento sovrastante; perdita poi riparata.  Allora si è detto, perché chiamare un decoratore e spendere soldi, lo posso fare io! Si è recato in un grosso centro di bricolage, si è fatto spiegare quali fossero i prodotti migliori e quale fosse il procedimento, è tornato a casa ed ha seguito attentamente tutti i passaggi.  Il risultato? Dopo solo un mese la parete, oltre ad avere assunto un aspetto a gobbe, perché non è stata rasata sufficientemente bene, è nuovamente zeppa di muffa.

In sostanza, ha speso il doppio di quello che avrebbe potuto spendere chiamando direttamente un professionista!

Le domande che ti devi fare prima di iniziare con il fai-da-te sono:

Ho tutto il materiale e l’attrezzatura per fare il lavoro? Sono sicuro di sapere scegliere i materiali? So perfettamente come si svolgono tutte le fasi? Sono in grado di farlo? Il problema delle macerie? So come risolverlo? Ho il tempo per farlo? Sono sicuro di non stufarmi prima che il lavoro sia ultimato?

In ultimo: Sai che gli impianti idraulici ed elettrici, ad esempio, devono, per legge, essere eseguiti da professionisti abilitati a rilasciarti una certificazione di conformità?

Ecco, se non sai rispondere anche solo ad una di queste domande o hai dei dubbi, LASCIA STARE!

  1. COME SCEGLIERE IL PREVENTIVO GIUSTO SENZA ESSERE FREGATO

Bene, dopo che hai preso la decisione di RISTRUTTURARE casa o il tuo NEGOZIO, hai scremato quali potrebbero essere le aziende di RISTRUTTURAZIONI a cui chiedere il famoso PREVENTIVO, hai mandato un’e-mail ad almeno 3-4 aziende, sei stato contattato, l’architetto del caso ha fatto il sopralluogo ed ora sei in attesa di sapere quanto dovrai sborsare e tu che sei incuriosito e impaziente…

Hai cercato inutili info su Internet, (è un po’ come quando cerchiamo di diagnosticarci da soli una malattia senza essere un medico specialista), poi hai chiesto a parenti e amici esperti in tuttologia e al postino. Tutto ciò, purtroppo, non è stato d’aiuto, non ti ha portato a delle cifre scritte nero su bianco, nonostante i consigli del postino.

È passata una settimana e finalmente hai davanti a te 4 preventivi, ma la situazione è questa: tutte le aziende sono credibili ai tuoi occhi ma, un preventivo è nettamente più basso rispetto agli altri, uno clamorosamente più alto, gli altri invece, sono abbastanza allineati.

Il problema è che, a meno che tu non sia un tecnico, non riuscirai a decifrare quello che c’è scritto nel preventivo e non è colpa tua; in tutti i settori esiste un vocabolario preciso per gli addetti ai lavori e spesso questi si dimenticano che i clienti non sono degli esperti e perciò possono non capire di che diavolo si stia parlando.

Pensa, ad esempio di quella volta che hai provato a leggere il decreto ingiuntivo scritto dal tuo avvocato per recuperare il saldo di una fattura che non ti è stato pagato da qualche furbastro e non ci hai capito un ficco secco, fatta eccezione per l’intestazione!

Stavo dicendo… non riuscirai a capire nel dettaglio il preventivo e magari non riuscirai a cogliere le differenze di materiali e lavorazioni, quindi, l’unico parametro di riferimento purtroppo sarà il prezzo, a meno che tu non sia così pronto da chiedere tutte le specifiche delle opere contenute e capirne realmente le differenze.

Se il prezzo è il tuo parametro, le scelte più facili e sbagliate saranno:

  • Scegliere il preventivo più basso: penserai “questo è il più onesto e io ho anche pochi soldi da spendere, quindi sai che c’è, scelgo QUESTA IMPRESA!”. Ecco, di solito dietro il preventivo molto più basso rispetto alla media c’è una fregatura, che si può concretizzare in quattro situazioni:
  • l’impresa ha fatto un preventivo al ribasso per farsi scegliere e in corso d’opera utilizzerà qualunque motivazione per giustificare nuovi costi da sostenere (in questo caso sei fregato e non hai armi per difenderti);
  • l’impresa ha redatto un preventivo poco trasparente, cioè pieno di diciture scritte con un carattere talmente piccolo che nemmeno con una lente d’ingrandimento saresti in grado di leggere, diciture che escludono dal costo complessivo materiali o passaggi indispensabili, pensa al montaggio o al trasporto. Il risultato sarà che alla fine avrai speso, nella più rosea delle ipotesi, quello che avresti speso scegliendo l’impresa con il preventivo più alto, con l’aggravante che questi hanno fatto i furbi, quindi, la domanda successiva potrebbe essere: perché l’hanno fatto? Hanno bisogno di questi trucchetti per lavorare?
  • l’impresa ha fatto un preventivo più basso perché non è in regola, non ha tutta la documentazione obbligatoria per lavorare, ad es. l’Iscrizione alla camera di Commercio o il Documento Unico di Regolarità contributiva (DURC) oppure ancora i suoi dipendenti non hanno un regolare contratto;
  • l’impresa utilizza materiali scadenti e manodopera non specializzata e sottopagata;
  • Scegliere il preventivo nettamente più alto: facilmente penserai “se il preventivo è così alto vuol dire che è un’azienda che non ha bisogno di fare prezzi stracciati per lavorare, vuol dire che offre tutte le garanzie di cui ho bisogno, mi assicura materiali di pregio e operai specializzati”.

In realtà, per mia esperienza personale, i motivi del prezzo completamente fuori mercato possono essere quattro:

  1. l’impresa è un intermediario, quindi le opere in realtà saranno date in subappalto ed evidentemente, il costo di questa intermediazione è completamente sproporzionato;
  2. l’impresa non ha interesse a prendere il lavoro, ad esempio perché produrrà un ritorno economico di poco conto rispetto allo sforzo oppure perché in quel momento ha già lavoro sufficiente rispetto alla propria forza produttiva. In sostanza, se scegli questo preventivo, mi dispiace, ma sei nei guai;
  3. l’azienda ha gonfiato il preventivo perché crede erroneamente che il cliente non chiederà preventivi ai suoi concorrenti oppure perché ritiene di essere il leader di mercato o anche semplicemente perché non investe sulla ricerca continua sui prezzi dei propri concorrenti e sulla ricerca di nuovi fornitori;
  4. l’impresa ha sbagliato il preventivo oppure semplicemente ha aggiunto delle voci che le altre ditte non hanno inserito. Su questo punto mi vorrei soffermare un istante. Molte volte capita che i preventivi siano diversi perché alcuni tecnici tendono, giustamente, ad essere più completi possibili, in sostanza non preventivano solo quello che il cliente, che non è un tecnico, chiede, ma anche tutto quello che è collaterale e assolutamente necessario per poter fare al meglio quel tipo di lavoro. Altri, invece, si limitano ad inserire le opere esclusivamente chieste dal cliente e questo è un problema, perché, come abbiamo detto prima, alla fine dei lavori tu ti troverai a spendere molto di più del totale del preventivo. Dunque, il nostro consiglio è di verificare il dettaglio delle singole voci, non soffermarti solo sul prezzo!

Ritornando al preventivo nettamente più alto, voglio consigliarti un trucchetto che ti sarà utile almeno per non cadere nella trappola di chi ha gonfiato il preventivo in mala fede: prova a chiedere uno sconto, ecco se l’azienda te lo concede alla prima richiesta senza battere ciglio e senza spiegarti il perché, in questo caso voleva fregarti e di certo questo non è un buon inizio!

Ricorda che un buon preventivo dovrebbe:

  • essere dettagliato e comprensibile;
  • indicare l’importo complessivo specificando l’esclusione o l’inclusione dell’I.V.A.;
  • indicare le condizioni di pagamento;
  • indicare la data e la validità dell’offerta;
  • indicare le garanzie riconosciute;
  • indicare che cosa è escluso in modo comprensibile, ad es. trasporto e montaggio;
  • indicare le variabili e gli imprevisti che potrebbero comportare un aumento dei costi, se ci sono;
  • indicare il costo di ogni singola voce;
  • indicare il dettaglio delle lavorazioni comprese in ogni singola voce;
  • indica il tempo massimo per realizzare l’opera;
  • prevedere che almeno una percentuale dell’importo complessivo sia pagato a lavoro concluso, questa è una sorta di mini garanzia a tuo favore su problemi a breve termine che potrebbero nascere;
  • prevedere il rilascio delle certificazioni della corretta posa in opera;
  • indicare, se esiste, la scontistica e le condizioni per potervi accedere.

PER CONCLUDERE

Ti lascio ricordandoti che: la scelta del preventivo non dovrebbe essere una scelta legata al prezzo, ma dovrebbe essere invece il risultato di una attenta selezione che dipende dal tipo di ristrutturazione che intendi porre in essere (si tratta di fare una parete in cartongesso o è qualcosa di più complesso?), dalle tue esigenze (vuoi un’azienda con un tecnico che sia la tua guida e ti risolva i problemi o hai a disposizione il tempo e le competenze necessarie per fare da tecnico e supervisore?), dal tuo budget, dai tempi in cui desideri realizzate il tuo progetto.

A presto!

Gian Luca Gagliano