Legno versus cemento: quale materiale è il più indicato per costruire un tetto?

E deve essere mono-materiale?

Suggeriamo  quando scegliere un materiale piuttosto che un altro e indicano pregi e difetti di ciascuno. A partire dall’acustica.

Per iniziare

Alla domanda “Meglio i tetti in legno o in cemento?”, Io rispondo  subito con una precisazione: «Non esistono tetti completamente in legno o in cemento. I tetti, siano piani o inclinati, sono generalmente composti da tre elementi principali:

una struttura portante, di solito composta da travature;

una superficie rigida coprente realizzata in vari spessori e materiali,

-una superficie protettiva. A queste viene aggiunto l’elemento isolante».

Vi spiego: «La struttura può essere in legno, realizzata con travi e travicelli, o in cemento armato (travi in calcestruzzo con armatura di ferro interna) o in acciaio (putrelle estruse variamente sagomate). Ogni struttura ha i suoi pregi e i suoi difetti, ma la scelta è in genere determinata dalla dimensione, dalla forma e dalle tipologie richieste (tetti a capanna, a padiglione, piani, ecc.).

L’elemento coprente può essere invece in laterizio con sovrapposto un massetto in cemento e sabbia o in tavolame di legno massello o a scaglie pressate (OSB), o essere realizzato con pannelli autoportanti estrusi. Vi sono poi altre casistiche, meno frequenti e diffuse dove la falda, o parte coprente del tetto, può essere interamente in legno portante stratificato (conosciuto come X-LAM) o in cemento armato se la parte coprente, di solito piana, deve sopportare carichi gravosi.

L’elemento protettivo è composto da una superficie impermeabile all’acqua che può essere realizzata, a seconda dell’esposizione (paesi caldi o zone fredde) e dell’inclinazione del tetto, con guaine impermeabili bituminose, tegole in laterizio o in scaglie di ardesia, lavagna o altre pietre che permettono di proteggere le falde anche con inclinazioni estreme».

«Il legno, quindi può partecipare in gran parte alla realizzazione del tetto e in varie soluzioni (massello, lamellare, in fibra o stratificato) o non essere assolutamente presente e venire sostituito da altri materiali. Questo vale anche per il cemento (sempre inteso come legante con impasto di sabbia e acqua). Le strutture portanti, invece, possono essere in cemento, miscelato con ghiaia ed irrigidito da armature interne in acciaio, comunemente definito cemento armato».

Quando scegliere l’uno o l’altro?

«In genere parliamo comunque della struttura. La scelta di un materiale o di un altro dipende dalla presenza di eventuali vincoli paesaggistici, dalla cultura ambientale e bioclimatica del committente o dalle necessità strutturali impellenti».

«Scelgo generalmente il calcestruzzo cementizio armato se desidero solai di copertura rigidi e una maggiore massa dal punto di vista acustico. Le condizioni geografiche, in linea di massima, non sono delle vere e proprie discriminati nei confronti del legno a vantaggio del cemento, ma comunque sarebbe opportuno tenerle in giusto conto. Per condizioni geografiche intendo le forti escursioni termiche che si possono verificare in alcune regioni di Italia o per esempio la vicinanza al mare: in questi contesti preferisco il calcestruzzo»

«Scelgo invece le coperture in legno lamellare quando opero sugli edifici esistenti, soprattutto se in muratura portante e se hanno carenze di carattere statico. Questo materiale ha minore massa rispetto al calcestruzzo cementizio armato e, meno pesa una struttura, migliore è il comportamento che quest’ultima ha nei confronti della domanda sismica. Inoltre, in caso di copertura in legno lamellare, la velocità di posa in opera è maggiore, mentre i costi sono minori e, infine, non dimentichiamo la bellezza ed il calore che trasmette un tetto in legno».

A proposito dell’isolamento termico?

«Il legno si comporta meglio, ma entrambi i materiali hanno bisogno di essere accoppiati ad altri per garantire le prestazioni oggi richieste».

Risparmio energetico

«Il legno e il cemento armato vanno entrambi protetti e isolati. Se ben progettato, nel rispetto delle regole e dei parametri vigenti, sia un tetto in legno che uno in cemento possono avere gli stessi risultati in termini di risparmio energetico. Ovviamente il legno, avendo una densità inferiore, risulta più isolante, ma al tempo stesso, avendo poca inerzia (la capacità di trattenere il calore e di rilasciarlo gradatamente)»